Lungi dal condurre un discorso di ambito religioso, voglio consigliarvi la lettura di questo libro, che parla prima di tutto di Felicità. L’autore, William Woollard, racconta la sua esperienza di conversione al Buddismo con l’obiettivo di mostrare quanto nella vita sia importante un radicale cambio di prospettiva, per il proprio benessere.

 

L’illusione della felicità di domani

buddhaSiamo abituati a rincorrere la felicità, a pensare che solo se la vita ci porterà ciò che ci manca, se avremo il lavoro dei sogni o la persona giusta al nostro fianco, finalmente godremo della gioia tanto sospirata.
Quest’idea di felicità è illusoria per due motivi:

  • Innanzitutto perché in questo modo diventa per natura dipendente dalla realizzazione di un obiettivo, dall’ottenimento di qualcosa che ci manca. Il fatto che la serenità dipenda solo dalla presenza di alcune condizioni, la rende necessariamente precaria. Abbiamo toccato con mano, in particolare nell’ultimo periodo, come la vita sia imprevedibile. Il fatto di avere un buon lavoro o di trovare la persona giusta o di vivere in una bella casa non sono situazioni che possiamo definire certe in assoluto. Purtroppo tutto è mutabile, indipendentemente dal nostro controllo;
  • In secondo luogo l’illusione che risiede in questa mentalità è pensare che la felicità sia un luogo da raggiungere, un posto sicuro al di fuori di noi.

 

Scegliere di essere felici ogni giorno

In questo libro si riflette invece sul fatto che la felicità è questione di scelta, non di fortuna o di possibilità che riusciamo ad avere o meno dalla vita. È come se avessimo la convinzione di dover aspettare ciò che la vita ci riserva, senza aver nessuna voce in capitolo, sopportando i momenti duri e godendo di quelli più luminosi.
Queste considerazioni ci lasciano in uno stato di profonda impotenza, che ci fa credere di non poter agire per la nostra felicità, se non cercando un lavoro migliore o un nuovo partner.
Ma la via, insegna questo libro, sta nel comprendere che ciò che deve cambiare è il nostro atteggiamento verso quello che ci accade nella vita. Per quanto la nostra vita sia dura, possiamo scegliere di osservarla con maggiore compassione, imparando dalle esperienze difficili e ringraziando per le situazioni gioiose, trovando uno spiraglio di luce anche nei momenti più bui.
In questo modo ci renderemo presto conto che sentirsi felici dipende solo da noi e possiamo scegliere di esserlo ogni singolo giorno della nostra vita, indipendentemente da ciò che ci accade.
In conclusione vi consiglio vivamente questa lettura perchè la ritengo di profonda ispirazione. Uno dei motivi è che viene descritta in modo dettagliato ma scorrevole la filosofia buddista che, come sottolinea più volte l’autore, si rifà alla vita di una persona reale che ha raggiunto la buddità, l’illuminazione, superando con le proprie risorse umane, difficoltà comuni a tutti noi.

“Abbiamo molto più di quanto avessimo in passato. Tranne una maggiore felicità. Sentiamo che la vita debba consistere in qualcosa in più di un accumulo di cose. Di questo tratta il libro: quel qualcosa in più”.

William Woollard

William Wollard
Il Buddista Riluttante
Viaggio di un occidentale alla scoperta del Buddismo
2019, PIEMME Edizioni