Problemi di coppia

Cosa fare quando si hanno problemi di coppia: la terapia aiuta a capire dove la sintonia si è interrotta e suggerisce nuove strategie comunicative.

La vita di coppia è spesso scenario di difficoltà comunicative ed incomprensioni, che si traducono, con gli anni, in disequilibri e infelicità. Con l’andare del tempo, tutto questo mina la relazione e i due individui rischiano di non riconoscersi più.

Principali problematiche

Molte possono essere le difficoltà che minano i rapporti di coppia. Vediamone alcune:

Scarso desiderio di impegnarsi per far funzionare la relazione. Superata la fase dell’innamoramento, la parte più complessa è imparare entrambi a scendere a compromessi. La tendenza è quella di fermarsi al proprio punto di vista, senza sforzarsi di considerare anche ciò che può pensare o vivere l’altro;
Poco tempo dedicato alla coppia. Soprattutto se ci sono dei figli, succede spesso che ci si dimentichi di essere una coppia, oltre che singoli individui o genitori, e non ci si dedichino le giuste attenzioni;
Difficoltà di comunicazione. Più tempo si lascia trascorrere senza intervenire, più diventa complicato dialogare. La sensazione è, spesso, di parlare due lingue diverse e il silenzio sembra essere la soluzione migliore per evitare i continui litigi. E la distanza si amplifica.

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Come può aiutare la psicoterapia?

Se le problematiche non sono troppo profonde, un percorso terapeutico può aiutare ad identificare dove la sintonia si è interrotta e suggerire delle nuove strategie comunicative, perché tutto torni a fluire. Rinascerà, così, una nuova coppia, maggiormente in contatto con la potenza dell’amore, che unisce i singoli individui. Perché ciò avvenga è, tuttavia, essenziale che sia l’uomo che la donna siano d’accordo nell’intraprendere il percorso terapeutico. La motivazione è l’elemento essenziale perché ogni lavoro psicologico possa essere di una certa utilità. Nel lavoro di coppia questo discorso acquista una maggiore gravità. Perché si possa ritrovare la sintonia nella relazione, è fondamentale che nessuno dei due protagonisti si senta trascinato o spinto ad intraprendere tale cammino. Mettersi in gioco e impegnarsi perché il lavoro svolto con il terapeuta vada a buon fine, devono essere prerogative di entrambi.